Dr. Sergio Formentelli
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Dr. Sergio Formentelli

Rottamare la dentiera?


Rottamare è trendy... Si rottama di tutto oggi. Cartelle Equitalia, automobili, ora le dentiere... Analizzando le cifre, e cosa scopriamo?

Prendo ad esempio la recentissima pubblicità di una "clinica dentale" della zona, ma l'esempio vale anche per qualsiasi altra "clinica".

 

Rottama la tua dentiera, denti fissi in 24 ore.

Dall'immagine si comprende che si tratta di un All-On-Four (ossia una arcata sostenuta da 4 impianti) e una protesi "Toronto Bridge", al costo di 6.900 euro.

Il prezzo di listino, sempre stando alla pubblicità (non riportata integralmente) è di 7.390 euro.

La promozione è valida esclusivamente con sottoscrizione di finanziamento.

 

Analiziamo questi argomenti:

1) costo

2) adeguatezza soluzione

3) finanziamento.

 

 

1) Il costo.

Se (e ribadisco il SE) eseguissi la prestazione nel mio studio, avremmo questa ripartizione di costi:

4 impianti bifasici  850 euro l'uno

4 monconi implantari 250 euro l'uno

Protesi tipo "Toronto"  2.500 euro.

 

Fanno 6.900 tondi tondi.

Senza "offerta promozionale".

 

Ed eventualmente si possono dilazionare con un finanziamento nel modo più flessibile.

Nel caso di 36 rate, avremmo propio 191,66 euro.

 

Ma non sarei in gradi di eseguirla in 24 ore... Mi occorrerebbero almeno 3-4 giorni.

 

 

2) Adeguatezza della soluzione.

Con il massimo rispetto per i colleghi che eseguono questa tecnica, codificata (per l'arcata inferiore ma NON per la superiore) dal dr. Paul Malò di Lisbona e presentata alla comunità internazionale all'inizio di questo secolo, mi permetto di dissentire.

All-On-Four presenta delle criticità, analizzate in un altro articolo (clicca qui).

 

Ritengo imprescindibile inserire almeno 8 impianti di tipo monofasico elettrosaldati: noi implantologi di scuola italiana ragioniamo infatti in modo differente.

E il costo?

 

Non ve lo dico, anche perchè ogni caso va valutato individualmente; ma vi lascerà piavolmente sorpresi.

 

 

 

3) I finanziamenti.

Il credito al consumo è uno strumento straordinario, se usato correttamente.

E' uno strumento finanziario nato per permettere di affrontare spese straordinarie, come quelle per l'acquisto di un'automobile, un elettrodomestico o di affrontare spese mediche costose da parte di persone che non disponevano di risparmi sufficienti.

Uno strumento al servizio del cittadino, quindi.

Se usato furbescamente, diventa però una trappola per il consumatore.

 

Da parte di commercianti senza scrupoli (rimaniamo nel campo dentale) viene utilizzato per vincolare il paziente ad un piano di cura senza lasciargli il tempo di decidere o di ripensarci su.

Una volta firmato il contratto con la finanziaria, il paziente è costretto a proseguire le cure anche se perde la fiducia nella struttura o nel professionista: ha già pagato.

E a volte le pressioni per far firmare subito sono forti.

 

Una cosa orribile: il paziente è in trappola perdendo la libertà di scelta del professionista da cui farsi curare.

 

Personalmente utilizzo il credito al consumo, ma solo quando si è instaurato un rapporto reciproco di fiducia, e spesso anche a prestazioni iniziate.

 

 

 

Conclusioni

Non vi è una vera conclusione, univoca e indiscutibile.

Alcuni si affidano al turismo dentale, pensando che una protesi sia una merce che "comprata" in un posto o nell'altro sia lo stesso, come un paio di scarpe.

Liberi di pensarlo.

Altri ritengono che il dentista di fiducia sia come il medico di fiducia.

E la fiducia (reciproca) va guadagnata, con l'arrosto senza troppo fumo.

Con questi possiamo intenderci e piacerci reciprocamente.